mercoledì 16 marzo 2016

SDL CENTROSTUDI: GRANDE SUCCESSO AL CONVEGNO SUGLI ILLECITI FINANZIARI E BANCARI

Contro l’anatocismo e l’usura nelle banche il cittadino come può difendersi? Così come la piccola media impresa? Ormai molti si rendono conto che hanno a disposizione uno strumento per reagire di fronte a tali comportamenti illeciti. Questo strumento è la legge.

Difendersi da illeciti bancari - shutterstock
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Grande successo di pubblico sabato 27 febbraio scorso al convegno formativo “Illeciti finanziari/bancari e ruolo di Banca d’Italia” svoltosi all’Hotel Holiday Inn di Cagliari.

L’evento, al quale ha partecipato un pubblico numeroso di oltre 200 persone, riservato agli Ordini degli Avvocati e dei Commercialisti con il riconoscimento dei relativi crediti formativi ha visto l’intervento del presidente degli Avvocati, Rita Dedola, dei Commercialisti, Marco Ferri, della Sdl Centrostudi, l’ex magistrato Piero Calabrò, e l’avvocato Biagio Riccio.

A promuovere l’iniziativa, alla quale sono stati coinvolti gli ordini professionali provinciali e regionali, le associazioni di categoria, il mondo delle imprese, università, istituzioni e forze dell’ordine, è SDL Centrostudi di Brescia, società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancari. L’ambizione degli organizzatori è quella di offrire, attraverso la presentazione del primo ed unico report nazionale sull’usura praticata dalle banche, ogni strumento di indagine e conoscenza tecnica sul fenomeno, tutto tristemente italiano ed aprire un dialogo, attraverso la partecipazione ed il contributo di esperti, docenti universitari e relatori di altissimo profilo, con le realtà professionali e aziendali del territorio e dell’intera regione.

SDL CENTROSTUDI, la più importante realtà nazionale in difesa dei correntisti, delle famiglie degli imprenditori, è guidata da Piero CALABRÒ, tra i relatori della giornata di formazione. Sempre in prima linea nella difesa dei cittadini e delle famiglie ex magistrato, CALABRÒ è celebre per avere ottenuto la prima sentenza italiana contro l’anatocismo bancario, contribuendo in modo determinante, dopo circa 40 anni di sentenze negative della Corte di Cassazione, ad invertire una tendenza cristallizzatasi ed a sanzionare come illegittimo il comportamento delle banche. 
Fondazione SDL ha esaminato oltre 46.000 conti correnti in capo a 14 mila imprese, per un complesso di 125 mila addetti: si scopre che il 99% dei conti correnti presenta anomalie, il 71% tassi di interesse superiori alla soglia di usura, e che ogni 100 euro un’alta percentuale non era dovuta.
In molti casi si tratta di anatocismo, ovvero l’applicazione di interessi sugli interessi maturati, che fanno crescere il debito verso la banca. E i clienti non se accorgono.

“Le Banche che sbagliano devono essere punite“, ha affermato il Senatore Enrico Bueni. Fondazione SDL sta portando avanti da anni una battaglia per difendere i diritti di imprenditori e correntisti. L’ultimo disegno di legge presentato al Senato della Repubblica riguarda il tema relativo alle “Erronee segnalazioni alla centrale rischi” da parte delle banche: un flagello per centinaia di migliaia di italiani.

L’esclusione dal credito e dalla possibilità di possedere un bancomat, l’accanimento con cui vengono segnalate alla centrale rischi centinaia di migliaia di persone, spingono verso l’illegalità un numero crescente di aziende, negozi, imprese e liberi professionisti. La segnalazione alla centrale rischi costituisce la causa prima della crisi di liquidità e delle dichiarazioni di fallimento. Ecco perché le banche che sbagliano devono essere punite.

C’è dunque sempre più la necessità di una riforma legislativa “sulla determinazione da parte della Banca d’Italia della cosiddetta soglia d’usura”, una legge che modifichi il tasso soglia e fermi la discrezionalità delle banche nell’applicazione di oneri e interessi che sempre di più determinano l’applicazione di tassi usurai nei rapporti con i clienti, in special modo con le imprese.

Una riforma legislativa sulla determinazione della soglia d’usura da parte della Banca d’Italia, ovvero sul tetto massimo di applicazione degli interessi da parte delle banche sul credito concesso.

mercoledì 2 marzo 2016

"TASSI DA USURA SUI CONTI CORRENTI". SOTTO INCHIESTA 16 ISTITUTI DI CREDITO

A Pistoia SEDICI ISTITUTI DI CREDITO sono sotto inchiesta per usura bancaria. 


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Decine di avvisi di conclusione indagine emessi dalla Procura della Repubblica hanno raggiunto, in questi giorni, i direttori generali e i direttori di filiale (sono coinvolte, tra le altre, quasi tutte le banche di credito cooperativo) e che hanno tempo fino ad aprile per preparare le loro memorie difensive o chiedere di essere interrogati, dopo di che la Procura potrà chiedere il rinvio a giudizio o archiviare.

Ne parla in questi giorni LA NAZIONE  che informa come L’INDAGINE, condotta dalla Guardia di Finanza, è diretta dal sostituto procuratore Fabio Di Vizio. 

Il tutto ha avuto origine del voluminoso faldone ci sono le ripetute denunce presentate alla Procura da una imprenditrice della periferia di Pistoia, titolare di una società che detiene macchine agricole e che si occupa di movimento terra.

Le denunce, sedici in tutto, una per ogni conto aperto dalla parte offesa e quindi uno per ogni istituto, furono presentate alla magistratura nel 2011 e gli inquirenti hanno analizzato i conti nel periodo incriminato e che è quello che va dal 2006 al 2011.

GLI istituti finiti sotto la lente di ingrandimento della procura pistoiese avrebbero, secondo l’accusa, praticato tassi usurai su conti correnti e anticipi così come emergerebbe dalla consulenza di parte (ovvero dell’esperto nominato dall’imprenditrice stessa, il commercialista di Viterbo Clemente Ceccaroni) e che vedrebbe configurarsi l’ipotesi di usura attraverso cifre importanti, nell’ordine di migliaia di euro.

LE BANCHE di credito cooperativo, e questo è un aspetto importante per le linee difensive, vengono tutte controllate attraverso la loro federazione e monitorate tramita la società di servizi denominata Iside e che controlla le modalità di applicazione del tasso nonchè l’adeguamento ai criteri dettati dal ministero. E non solo, ma riaccredita automaticamete al cliente il sur-plus.


I DIRIGENTI inquisiti sono tutti indagati per aver applicato un tasso usuraio ai sensi dell’articolo 644 del Codice Penale. Ai direttori di filiale finiti sotto accusa viene contestato, nella fattispecie, di avere applicato un tasso di usura, i direttori generali, nello stesso quadro, sono invece indagati per la posizione di garanzia che rivestono (articolo 40), e quindi per comportamenti omissivi.

Approfondimenti sull'articolo de LA NAZIONE 


La notizia arriva come una conferma ai risultati  presentati sabato 27 febbraio scorso al convegno formativo “Illeciti finanziari/bancari e ruolo di Banca d’Italia” svoltosi all’Hotel Holiday Inn di Cagliari.

Fondazione SDL ha esaminato oltre 46.000 conti correnti in capo a 14 mila imprese, per un complesso di 125 mila addetti: si scopre che il 99% dei conti correnti presenta anomalie, il 71% tassi di interesse superiori alla soglia di usura, e che ogni 100 euro un’alta percentuale non era dovuta.

In molti casi si tratta di anatocismo, ovvero l’applicazione di interessi sugli interessi maturati, che fanno crescere il debito verso la banca. E i clienti non se accorgono.

“Le Banche che sbagliano devono essere punite“, ha affermato il Senatore Enrico Bueni. Fondazione SDL sta portando avanti da anni una battaglia per difendere i diritti di imprenditori e correntisti. L’ultimo disegno di legge presentato al Senato della Repubblica riguarda il tema relativo alle “Erronee segnalazioni alla centrale rischi” da parte delle banche: un flagello per centinaia di migliaia di italiani.

L’esclusione dal credito e dalla possibilità di possedere un bancomat, l’accanimento con cui vengono segnalate alla centrale rischi centinaia di migliaia di persone, spingono verso l’illegalità un numero crescente di aziende, negozi, imprese e liberi professionisti. La segnalazione alla centrale rischi costituisce la causa prima della crisi di liquidità e delle dichiarazioni di fallimento. Ecco perché le banche che sbagliano devono essere punite.

C’è dunque sempre più la necessità di una riforma legislativa “sulla determinazione da parte della Banca d’Italia della cosiddetta soglia d’usura”, una legge che modifichi il tasso soglia e fermi la discrezionalità delle banche nell’applicazione di oneri e interessi che sempre di più determinano l’applicazione di tassi usurai nei rapporti con i clienti, in special modo con le imprese.


Una riforma legislativa sulla determinazione della soglia d’usura da parte della Banca d’Italia, ovvero sul tetto massimo di applicazione degli interessi da parte delle banche sul credito concesso.