lunedì 23 gennaio 2017

RAI: QUANDO IL SERVIZIO PUBBLICO FA DISINFORMAZIONE

Dal “Servizio Pubblico” RAI, in particolare in tema di informazione, ci si dovrebbe aspettare, sempre e comunque, professionalità ed equidistanza, serietà e completezza, nonché rispetto dei diritti e degli interessi morali e patrimoniali dei soggetti coinvolti.


È quanto afferma il Presidente di SDL Centrostudi, Piero Calabrò, in un lungo editoriale che mette sotto accusa la trasmissione “Mi mandaRai Tre” rea, continua l'ex magistrato di non aver in alcun modo rispettato alcuni banalissimi principi della comunicaione di fatto facendo da ingiustificato “megafono” ad alcuni detrattori, ben noti all'azienda, senza curarsi della loro inattendibilità e della infondatezza.

"Già l’idea di una trasmissione - continua Calabrò  - “ad personam” (mirata a screditare l’attività di SDL e di tutte le persone che, a vario titolo, con la medesima collaborano) si pone in palese contrasto con la missione riservata alla informazione pubblica, soprattutto allorquando, come nel caso in questione, i responsabili del programma neppure si sono curati di interpellare per tempo la realtà aziendale interessata e di verificare preventivamente la fondatezza delle gravi accuse formulate e la credibilità delle persone invitate a riportarle".

"Ancor più marcatamente grave è il comportamento di chi, come il conduttore “impavido” del programma, di fronte alle immediate e documentate mie rimostranze, riguardanti sia il contenuto diffamatorio della trasmissione sia le ragioni della palese inattendibilità di alcuni dei predetti pretesi “testimoni”, ha tentato vanamente di intimidirmi, accusandomi di non voler rispondere alle domande sue e dei sedicenti clienti insoddisfatti di SDL, quando invece le risposte erano state perfettamente chiare e, lo ribadisco, ampiamente documentate".

"La maliziosità di tale operazione di voluta disinformazione è palesemente testimoniata dalla proposizione al pubblico televisivo di una intervista mascherata (nell’immagine e nella voce) ad un presunto “pentito” che, invece, ho subitamente smascherato (mi si perdoni il gioco di parole) sia nell’identità che nella inesistente credibilità".

Sintesi del video incriminato con l'intervista anonima smascherata.  
Il "pentito" è in realtà un ex dirigente SDL radiato dall'albo per impropriazione indebita. 

SDL Centrostudi smaschera in diretta un ex dirigente licenziato perché radiato dall'albo


"Perché far credere ai telespettatori che questa persona non potesse palesarsi, quasi fosse un pericolo il farlo, quando invece quel soggetto pressoché quotidianamente posta su un noto blog (esso si portatore di ripetute minacce), in modo tutt’altro che anonimo, insulti ed affermazioni altrettanto diffamatorie di SDL e di altri soggetti, così dimostrando di nulla temere?"

"Perché far dire ad un cliente, senza alcun controllo preventivo, di aver pagato tre perizie senza aver ottenuto alcun servizio, quando invece il prezzo di una delle perizie non è stato neppure incassato e, per le altre due, l’avvocato indicato da SDL ha tempestivamente avviato le necessarie procedure giudiziarie ed ha già ottenuto rilevanti risultati?"




Di seguito il particolare del documento di radiazione dalla Consob di Gianmario Bertollo (l’uomo incappucciato in RAI) vero motivo dell’allontanamento da SDL (radiato dall’albo per appropriazione indebita).






Leggi anche: 

- La Diffida a mi manda Rai Tre- Qui il link al Bollettino Consob dove a pag. 16, al numero 17939 vi è la delibera di radiazione di Gianmario Bertollo e Delibera di radiazione di Bertollo

- Aquesto link il documento della radiazione dalla Consob di Bertollo (l’uomo incappucciato in RAI)



Nessun commento:

Posta un commento