mercoledì 6 febbraio 2019

USURA E ANATOCISMO BANCARI, LE TUTELE LEGALI PER DIFENDERSI

Il noto professionista bresciano Serafino Di Loreto racconta gli strumenti legali per fronteggiare situazioni di grave crisi economica.

“Le banche basano la loro ‘forza’ su calcoli, algoritmi, contratti blindati e clausolette che – il più delle volte - sbilanciano fortemente la convenienza dei rapporti di conto corrente in essere a proprio favore. Ed è proprio l’analisi attenta, aggiornata e costante dei dati, il terreno su cui si gioca la partita della legalità a tutela delle fasce più deboli, cioè i clienti delle banche stesse. E’ stata questa la nostra prima e più grande intuizione. Oggi esistono molteplici modi con cui intervenire legalmente nel riequilibrio delle partite dare-avere, e le perizie econometriche fondate e argomentate costituiscono lo strumento più efficace per giungere a tale obiettivo, qualora ne esistano oggettivi presupposti reali di applicazione e necessità”, dichiara Serafino Di Loreto, tra i massimi esperti di restructuring in Italia.
Del resto, come se non bastasse dopo dieci anni di negatività economica dal 2008 a oggi, l’Italia della crisi non sembra avere pace, stante anche la notizia della comunicazione dell’ingresso del Paese nella cosiddetta ‘recessione tecnica’, per via del segno meno fatto registrare degli indicatori del Pil per via di ben due trimestri consecutivi. Da un lato, resta primaria l’attenzione agli illeciti sottili compiuti giornalmente dalle banche “in ben più di un caso, quando applicano lungo l’intera durata del rapporto con il correntista interessi usurari sottili di cui lo stesso fatica ad accorgersene, proprio perché privo di un’adeguata cultura consumeristica in materia, e altresì sprovvisto dei necessari mezzi legali con cui chiedere il ristoro del danno patito e la restituzione del maltolto”, esordisce il Professor e Avvocato Serafino Di Loreto, l’uomo che per primo, dal 2010 a oggi, conduce una serrata e strenua battaglia contro le iniquità di banche e fisco ingiusti con il suo Team ‘SDL Centrostudi Spa’.
Oltre alle ruberie ingiustificate degli istituti di credito, la crisi ha prodotto anche un fenomeno nuovo, altresì conosciuto come ‘sovraindebitamento’ o ‘fallimento del privato’: situazioni derivanti da esposizioni finanziare o debitorie gigantesche, divenute ormai ingestibili, che di fatto impedirebbe a chiunque – cittadini, consumatori, artigiani, piccole e medie imprese – di uscirne, ipotecandosi così, di fatto, vita, futuro e professione. “Pochissimi sono gli italiani che sono a conoscenza degli effetti benefici di un prezioso istituto giuridico detto Legge 3/2012: il solo che consente concrete possibilità di rinascita da situazioni di sovraesposizione economica altrimenti impossibili da risolvere. L’unico a poter garantire una via d’uscita legale ed efficace a quanti sono tristemente incamminati sulla via della cosiddetta ‘morte civile’: impossibilità di accedere al credito, esclusione totale da linee di finanziamento e altri drammi del genere, con rinuncia a un futuro libero e sereno”, spiega Serafino Di Loreto, tra i soci fondatori storici di ‘SDL Centrostudi SPA’, azienda che per prima, dal 2010 a oggi, ha fornito sull’intero territorio nazionale una risposta efficace e pronta al dilagante tema dell’usura e dell’anatocismo bancari.
“Attraverso alcune distinte procedure, oggi l’italiano sovraindebitato può disporre di differenti strade risolutive per potersi chiamare fuori dall’eccesso di debiti maturati in ambito privato e professionale, che possono altresì, come molteplici casi dal 2015 a oggi dimostrano, anche essere stralciati fino all’80% del monte esposizione complessivo. Salvando vite, evitando dunque tragici finali, preservando l’occupazione, riassestando la gestione di soggetti d’impresa attorno al perno del buon senso: in due parole, facendo tabula rasa del passato per guardare al presente e al futuro con rinnovata fiducia, finalmente liberi dai vincoli pregressi”, conferma Serafino Di Loreto, anche docente universitario che, grazie all’operato dei professionisti di ‘SDL Centrostudi Spa’ (www.sdlcentrostudi.it), ha ricondotto in soli 8 anni nelle tasche degli italiani - legittimi proprietari di tali preziose e ingenti somme - oltre 250 milioni di euro ingiustamente loro sottratti dagli illeciti di banche e Fisco iniqui.

venerdì 8 giugno 2018

EQUITALIA E PACE FISCALE: COSA C'È DA SAPERE


Con la nascita del nuovo governo, quali sono le novità che interesseranno tutti i contribuenti? Oltre alla flat tax, probabilmente la proposta più nota del contratto di governo firmato fra Lega e M5S, tutti coloro che hanno cartelle emesse da Equitalia fino al 2014 potranno beneficiare della pace fiscale. 

in foto: l'annuncio di Salvini sulla sua pagina Facebook del 18 dicembre 2017

Secondo quanto ha dichiarato Armando Siri, senatore e consigliere economico della Lega, a ItaliaOggi, probabilmente la pace fiscale sarà strutturata in questo modo:

Si tratta di un saldo e stralcio che faremo a favore dei piccoli contribuenti in difficoltà economiche. Ci saranno tre voci. La prima percentuale sarà del 25% e riguarderà la più ampia platea dei contribuenti, la seconda il 10% e l'ultima il 6%. Le percentuali si abbassano di fronte alle difficoltà che presenterà il contribuente; ad esempio, se ci sono minori, situazioni di cassa integrazione, casa in affitto invece che di proprietà. 

Inoltre è previsto una nuova legge di riordino tributario. Siri ha dichiarato: 

Onere della prova invertito per l'Agenzia delle entrate e contraddittorio preventivo obbligatorio vi potranno trovare spazio. Allo stesso tempo anche misure che vadano a potenziare le norme sulla compensazione dei crediti e debiti tributari.

Per sapere tutte le altre dichiarazioni, leggete l’articolo integrale su ItaliaOggi.

venerdì 25 maggio 2018

ANATOCISMO BANCARIO: COME DIFENDERSI

L’anatocismo bancario è uno dei reati più subdoli e più devastanti per i conti correnti dei risparmiatori. 

anatocismo, sdl centrostudi

Secondo quanto riporta l’art. 1283 del Codice Civile, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, a patto che si tratti di interessi dovuti per almeno sei mesi. L’anatocismo è uno strumento che aumenta il debito anziché ridurlo, creando interessi aggiuntivi su interessi già scaduti, conteggiandoli quindi come se fossero parte del capitale. 

Non molti sanno in cosa consista l’anatocismo. Eppure secondo alcune stime recenti della Fondazione SDL vi sarebbero anomalie nel 98,76% dei casi che riguardano soprattutto il fenomeno del calcolo degli interessi sugli interessi maturati. In pratica vengono calcolati interessi aggiuntivi sugli interessi ancora da versare all’istituto di credito, aumentando conseguentemente il debito nei confronti dell’istituto stesso. Ne parla la rivista FINANZA & BUSINESS

La legge non consente, allo stesso modo degli altri ordinamenti europei, il patto anatocistico preventivo, che limita la libertà negoziale del debitore, costringendolo ad accettare condizioni sfavorevoli, a volte capestro, per ottenere il finanziamento desiderato. 

Per diverso tempo gli istituti bancari, legittimati anche da una giurisprudenza non coerente con quanto riportato su Codice Civile, capitalizzavano gli interessi passivi trimestralmente, ricalcolando quindi gli interessi ogni tre mesi. Gli interessi attivi che spettavano a chi doveva restituire il finanziamento erano invece capitalizzati e calcolati annualmente. A partire da una storica sentenza emessa nel 1999 da Piero Calabrò, attuale presidente della Fondazione SDL e dell’istituto INPGD, l’orientamento ha iniziato a cambiare, confermato anche dalle sentenze della Cassazione che rilevava (meglio tardi che mai) un uso contra legem, e soprattutto a svantaggio dei consumatori. 

La legislazione in merito all’anatocismo è stata modificata in modo da imprimere il cambiamento di giurisprudenza sempre più a fondo, e l’attuale art. 17 bis lett. b della L. n. 49/16 prevede che gli interessi debitori maturati, compresi anche quelli relativi a finanziamenti a valere su carte di credito, non possono produrre interessi ulteriori, salvo quelli di mora, e sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale. 

Tuttavia, il n. 2 della lett. b della disposizione citata specifica che il cliente può autorizzare, anche preventivamente, l’addebito degli interessi sul conto al momento in cui questi divengono esigibili; in questo caso la somma addebitata è considerata sorte capitale; l’autorizzazione è revocabile in ogni momento, purché prima che l’addebito abbia avuto luogo.

Leggi anche:
SDL CENTROSTUDI: COS'È L'ANATOCISMO BANCARIO, UN AUTENTICO "ROVINA FAMIGLIE"



lunedì 27 novembre 2017

BANCHE: DIVIETO DI ANATOCISMO ESTESO ANCHE ALLA CAPITALIZZAZIONE ANNUALE

Nonostante sia vietato, le banche continuano a praticare capitalizzazione di interessi.
Ma la Cassazione, anche recentemente, sull’anatocismo è stata chiara: no alla capitalizzazione degli interessi anche se annuale. Il correntista ha ragione ha chiedere l’annullamento della clausola anche se si trattava di «uso bancario»


Non molti sanno in cosa consista l'anatocismo. Eppure secondo alcune stime recenti della Fondazione SDL vi sarebbero anomalie nel 98,76% dei conti correnti bancari, che riguardano soprattutto il fenomeno del calcolo degli interessi sugli interessi maturati. In pratica vengono calcolati interessi aggiuntivi sugli interessi ancora da versare all’istituto di credito, aumentando conseguentemente il debito nei confronti dell’istituto stesso. 
In materia di anatocismo è intervenuta lo scorso 16 ottobre anche la terza sezione civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 24293. Quest'ordinanza stabilisce stabilendo che il divieto comprende anche la capitalizzazione annuale degli interessi. 




Nel giudizio d’appello, il giudice convertiva la capitalizzazione trimestrale effettuata dalla banca, stabilendo invece l’applicazione di quella annuale. A fronte di tale decisione, il correntista ha proposto ricorso per Cassazione, ritenendo che il divieto di anatocismo fosse assoluto e non limitato solo alla quantificazione trimestrale degli interessi.

A partire dalla sentenza delle Sezioni Unite del 2004 (pronuncia n. 21095), la clausola con cui la banca prevedeva la capitalizzazione trimestrale è stata dichiarata nulla, in quanto integrante uso bancario che, in quanto tale, non è in grado di derogare al dato normativo, in particolare all’art. 1283 c.c. Da ciò deriva che, in assenza di una diversa previsione, gli interessi sono in grado di produrre ulteriori interessi solo se e nel momento in cui viene proposta domanda giudiziale con cui se ne chiede il pagamento.

La cosa forse più logica da fare per il sistema bancario sarebbe quella di rinunciare spontaneamente agli interessi anatocistici, siano essi stati capitalizzati trimestralmente o annualmente, per evitare un prevedibile massiccio ricorso da parte dei clienti all'Autorità Giudiziaria con grande probabilità, per non dire certezza, di vedere restituiti tutti gli interessi anatocistici.

L’anatocismo rappresenta un istituto giuridico disciplinato dall’art. 1283 del Codice Civile il quale prevede che “in mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi”. Le banche per decenni hanno però applicato quanto appena citato in modo illegittimo, in quanto prevedevano la capitalizzazione degli interessi a scadenza trimestrale, sui quali, proseguendo il rapporto con il debitore, calcolavano gli interessi, che venivano capitalizzati il trimestre successivo.

Per comprendere appieno il funzionamento dell’anatocismo, è bene fare un esempio pratico: su un fido di € 1.000,00 gli interessi trimestrali applicati potrebbero essere di € 25,00. La banca dopo tre mesi non effettua più il calcolo sulla somma iniziale di € 1.000,00 ma su quella comprensiva di interessi, pari a € 1.025,00, e così via di trimestre in trimestre.

Come facilmente immaginabile, la pratica anatocistica è favorevole solamente agli istituti di credito, dato che gli interessi a favore dell’utente sono calcolati su base annuale, e non trimestrale. 

L’uso bancario di calcolare gli interessi sugli interessi è stato finalmente riconosciuto illegittimo dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 21095 del 4 novembre 2004, anche se la prima sentenza contraria agli interessi bancari e a tutta la giurisprudenza dell’epoca è stata redatta nel 1999 da Piero Calabrò, magistrato del tribunale di Lecco e attualmente presidente di SDL Centrostudi, società che contrasta i reati bancari, in particolare anatocismo e usura bancaria. 

La Corte Costituzionale con sentenza 78/2012 ha sancito che il termine per richiedere la restituzione di quanto versato indebitamente decorre dalla data di risoluzione del rapporto con la banca o dal momento del pagamento solutorio finalizzato alla copertura del passivo e si prescrive in 10 anni. Di conseguenza, è bene rivolgersi per tempo a società come SDL Centrostudi, in modo da poter far analizzare da persone esperte i propri rapporti con la banca e valutare quali siano le azioni da intraprendere per ottenere il rimborso delle somme indebitamente sottratte. 


SDL Centrostudi è stata fondata nel settembre 2010 dall’esigenza di far emergere il fenomeno poco conosciuto delle anomalie finanziarie nei rapporti tra banche, imprese e famiglie. L’intento è quello di informare il soggetto interessato di quanto si possa verificare a suo danno nell’ipotesi di ritardo nei pagamenti, offrendogli una tutela in quanto parte contrattuale più debole. L’informazione è tanto determinante quanto difficile da acquisire. In questa materia infatti la confusione regna sovrana, forse perché chi ha più interesse alla chiarezza è anche il soggetto economicamente più debole e SDL è al fianco senz’altro di quest’ultimo. I contratti degli istituti di credito sono notoriamente poco chiari, poiché scritti in linguaggio tecnico e con varie clausole che il correntista medio non comprende. 


Società come SDL Centrostudi si impegnano da sempre a chiarire i dubbi dei correntisti e dei titolari di aziende che si ritengono vessati dalle banche e che, in diversi casi, stanno per perdere la casa o l’azienda a causa di debiti contratti con le banche per mancato pagamento di rate del mutuo. In moltissimi casi SDL Centrostudi è riuscita a bloccare le ingiunzioni di sfratto e di sequestro dimostrando che l’istituto di credito era colpevole di anatocismo o di usura bancaria, se non di entrambi i reati finanziari.


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giovedì 26 ottobre 2017

IMPARIAMO A RICONOSCERE L'ANATOCISMO BANCARIO: UN AUTENTICO "ROVINA FAMIGLIE"

Non molti sanno in cosa consista l'anatocismo. Eppure secondo alcune stime recenti della Fondazione SDL vi sarebbero anomalie nel 98,76% dei conti correnti bancari, che riguardano soprattutto il fenomeno del calcolo degli interessi sugli interessi maturati. In pratica vengono calcolati interessi aggiuntivi sugli interessi ancora da versare all’istituto di credito, aumentando conseguentemente il debito nei confronti dell’istituto stesso.


L’anatocismo rappresenta un istituto giuridico disciplinato dall’art. 1283 del Codice Civile il quale prevede che “in mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi”. Le banche per decenni hanno però applicato quanto appena citato in modo illegittimo, in quanto prevedevano la capitalizzazione degli interessi a scadenza trimestrale, sui quali, proseguendo il rapporto con il debitore, calcolavano gli interessi, che venivano capitalizzati il trimestre successivo.

Per comprendere appieno il funzionamento dell’anatocismo, è bene fare un esempio pratico: su un fido di € 1.000,00 gli interessi trimestrali applicati potrebbero essere di € 25,00. La banca dopo tre mesi non effettua più il calcolo sulla somma iniziale di € 1.000,00 ma su quella comprensiva di interessi, pari a € 1.025,00, e così via di trimestre in trimestre.

Come facilmente immaginabile, la pratica anatocistica è favorevole solamente agli istituti di credito, dato che gli interessi a favore dell’utente sono calcolati su base annuale, e non trimestrale. 

L’uso bancario di calcolare gli interessi sugli interessi è stato finalmente riconosciuto illegittimo dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 21095 del 4 novembre 2004, anche se la prima sentenza contraria agli interessi bancari e a tutta la giurisprudenza dell’epoca è stata redatta nel 1999 da Piero Calabrò, magistrato del tribunale di Lecco e attualmente presidente di SDL Centrostudi, società che contrasta i reati bancari, in particolare anatocismo e usura bancaria.

La Corte Costituzionale con sentenza 78/2012 ha sancito che il termine per richiedere la restituzione di quanto versato indebitamente decorre dalla data di risoluzione del rapporto con la banca o dal momento del pagamento solutorio finalizzato alla copertura del passivo e si prescrive in 10 anni. Di conseguenza, è bene rivolgersi per tempo a società come SDL Centrostudi, in modo da poter far analizzare da persone esperte i propri rapporti con la banca e valutare quali siano le azioni da intraprendere per ottenere il rimborso delle somme indebitamente sottratte.

SDL Centrostudi è stata fondata nel settembre 2010 dall’esigenza di far emergere il fenomeno poco conosciuto delle anomalie finanziarie nei rapporti tra banche, imprese e famiglie. L’intento è quello di informare il soggetto interessato di quanto si possa verificare a suo danno nell’ipotesi di ritardo nei pagamenti, offrendogli una tutela in quanto parte contrattuale più debole. L’informazione è tanto determinante quanto difficile da acquisire. In questa materia infatti la confusione regna sovrana, forse perché chi ha più interesse alla chiarezza è anche il soggetto economicamente più debole e SDL è al fianco senz’altro di quest’ultimo. I contratti degli istituti di credito sono notoriamente poco chiari, poiché scritti in linguaggio tecnico e con varie clausole che il correntista medio non comprende.

Società come SDL Centrostudi si impegnano da sempre a chiarire i dubbi dei correntisti e dei titolari di aziende che si ritengono vessati dalle banche e che, in diversi casi, stanno per perdere la casa o l’azienda a causa di debiti contratti con le banche per mancato pagamento di rate del mutuo. In moltissimi casi SDL Centrostudi è riuscita a bloccare le ingiunzioni di sfratto e di sequestro dimostrando che l’istituto di credito era colpevole di anatocismo o di usura bancaria, se non di entrambi i reati finanziari.

Uno dei casi più importanti seguiti da SDL Centrostudi negli ultimi anni è quello di Giuliano Besson, ex campione di sci della "valanga azzurra" negli anni '70, poi diventato imprenditore nell'abbigliamento tecnico sportivo. "Non ero in difficoltà. Non sono andato io a chiedere qualcosa: è la banca che mi ha proposto i derivati – racconta Besson - presentandolo come strumento di tutela. Invece, è come se fossi andato al casinò e avessi perso tutto". L’ex sportivi infatti si è ritrovato una quindicina d'anni dopo aver sottoscritto i derivati con un patrimonio pignorato dalla banca, senza essere più in grado di far fronte ai decreti ingiuntivi. E aveva già pagato centinaia di migliaia di euro. Grazie alle perizie fatte da SDL Centrostudi è stato possibile rilevare come su tutti i conti correnti venissero adottate pratiche anatocistiche, che hanno di conseguenza aggravato la posizione finanziaria dell’ex campione di sci. Essendo l’anatocismo illegale, il giudice ha sospeso i decreti ingiuntivi, rinviando a giudizio vari dirigenti di Unicredit, l’istituto di credito coinvolto, fra cui l’ex ad Alessandro Profumo.

Quali sono i tipi principali di anatocismo?

L’anatocismo può essere originato in tre modi diversi, che corrispondono di conseguenza ai tipi di anatocismo:

Interessi anatocistici legali: sono quelli legati alla domanda giudiziale, in cui il giudice riconosce come un unico debito indistinto la somma del capitale iniziale e gli interessi maturati e non corrisposti. Gli interessi su interessi sono in questo caso possibili e decorrono appunto dalla data della domanda.

Interessi anatocistici convenzionali: sono quelli stipulati dalle parti con un accordo successivo, generalmente dovuti per ulteriori dilazioni, e stipulato per iscritto (articoli 1283 e 1284 c.c.).

Interessi usuali: sono quelli relativi alla "mancanza di usi contrari" citata nell'art. 1283 - fonte di grande confusione prima della sentenza della Cassazione del 2010 che, invertendo definitivamente l’interpretazione data finora dalla giurisprudenza, la interpreta a favore dei clienti (nel caso della capitalizzazione trimestrale indebita degli interessi sullo scoperto dei conti correnti).

È possibile in molti casi che un contratto stipulato con la banca inizialmente non sia viziato da anatocismo, poi lo diventi, per poi tornare a non esserlo. Ciò è dovuto al fatto che gli interessi versati all’istituto di credito devono essere inferiori del tasso usura stabilito trimestralmente per legge dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 2 della Legge n° 108 del 7 marzo 1996, modificata dal D.L. 70/2011. Anche in questi casi rivolgersi a SDL Centrostudi consente di ottenere la restituzione delle somme ingiustamente sottratte durante il periodo di superamento del tasso soglia.

SDL CENTRO STUDI 

SDL Centrostudi è una società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario, al fine di ripristinare la trasparenza nei rapporti economici spesso viziati da anomalie e principalmente dal fenomeno dell’anatocismo. Nata nel 2010 dall’esigenza di far emergere il fenomeno poco conosciuto delle anomalie finanziarie nei rapporti tra banche, imprese e famiglie ha come intento di informare il soggetto interessato di quanto si possa verificare a suo danno nell’ipotesi di ritardo nei pagamenti, offrendogli una tutela in quanto parte contrattuale più debole. Il complesso delle analisi preliminari effettuate da SDL Centrostudi, dalla sua costituzione ad oggi, è stato di oltre 170.000, con specifici approfondimenti sulle anomalie bancarie nei contratti di conto corrente. Allo stato attuale, sono pendenti più di 19.000 posizioni, stragiudiziali e giudiziali, di cui oltre 400 definite.

sabato 30 settembre 2017

PROGETTO LEGALITÀ: "LA CORRUZIONE SPUZZA"


L’Associazione Bang (cultura della legalità) con SDL Centrostudi, partner dell’iniziativa, organizza il 5 ottobre 2017 alle ore 21.00 a Cernusco Lombardo, in provincia di Lecco, la giornata di studio “La corruzione spuzza”. Ne parla oggi anche la rivista Finanza e Business.
Ospiti della serata:


Raffaele Cantone (Presidente dell’Autorità Nazionale AntiCorruzione)

Francesco Caringella (Consigliere di Stato)

Presso il Cine-Teatro San Luigi

Via Lecco, 45. Cernusco Lombardo (LC)


Ad accompagnare gli ospiti vi saranno il Presidente di SDL Centrostudi Piero Calabrò e Roberto Romagnano, co-organizzatori e responsabili del “Progetto Legalità” (www.progettolegalita.com), che dal 2012 si propone l’obiettivo di una riflessione collettiva e partecipata in Lombardia sui temi della corruzione e della presenza mafiosa nell’economia, nella politica e nella società.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti e come di consueto sarà possibile seguire la diretta streaming sulla pagina Facebook @progettolegalitabrianza o il live twitting sul profilo Twitter di Progetto Legalità.

IL FISCO: INTIMAZIONE DI PAGAMENTO CON PRESCRIZIONE BREVE

In allegato alla presente potete scaricare il PDF di un interessante articolo, pubblicato dal Quotidiano del Fisco del Sole 24 Ore, avente ad oggetto una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Treviso (che del pari si allega) che conferma la prescrizione quinquennale dei crediti erariali a seguito della recente pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (sent. n. 23397/2016).


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